Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
Legislatura provinciale
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Comune di Trento
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Trento, 3 aprile 2010 L’energia è il motore con cui alimentiamo la nostra vita e l’economia e, a tutt’oggi, viene ricavata principalmente da fonti non rinnovabili, dai combustibili fossili: carbone, petrolio e gas naturale, destinati a esaurirsi, soggetti a un andamento sempre meno prevedibile legato ai costi estrattivi e ai prezzi di vendita. Per non parlare dei rischi legati all’inquinamento, perché sono fonti che rilasciano polveri sottili - dannose per la salute delle persone e dell’ambiente - e dei famigerati gas serra, considerati i maggiori responsabili del riscaldamento globale e dei mutamenti climatici su micro e macro scala registrati negli ultimi anni. Così dannosi da compromettere irrimediabilmente nei prossimi decenni la sopravvivenza dell’uomo e della Terra così come la conosciamo. Il risparmio energetico diventa dunque un obbligo, qualcosa a cui non è più possibile sottrarsi e naturalmente, nel mentre si progettano tecnologie e impianti tecnologicamente «puliti», che nel perdurare di un modo di vivere e produrre energivoro e dissipativo non sarebbero mai sufficienti, dobbiamo adottare tutte le tecniche ecologicamente più compatibili per la riduzione del consumo. Quasi la metà degli agenti inquinanti in ambito urbano sono prodotti da impianti di riscaldamento e rinfrescamento degli edifici. Perciò, per quanto riguarda i nostri comuni, è necessaria una conoscenza completa e dettagliata dello stato attuale dei consumi. Diventa basilare un elenco/inventario del patrimonio edilizio del comune di Trento per rilevare la tipologia degli impianti di riscaldamento, condizionamento e illuminazione. Sulla base di questa analisi conoscitiva che stabilirà, tanto per cominciare, l’efficienza energetica degli edifici (muratura, copertura, spessori, materiali isolanti e serramenti, orientamento dei locali secondo la destinazione d’uso), sarà possibile ottimizzare: sostituendo impianti obsoleti e integrandoli con pannelli solari, fotovoltaici, eolici. Anche per quanto riguarda l’illuminazione pubblica si rende necessaria una mappatura del consumo per zone, vie, quartieri, applicando, nelle parti della città meno frequentate sensori per l’illuminazione intelligente. L’alimentazione fotovoltaica dove possibile, con pannelli sui lampioni, la diffusione delle lampade Led a basso consumo energetico e con una vita lunghissima. Credo anche che vada applicato pienamente il Protocollo d’Intesa siglato l’8 luglio 2009 tra le province di Trento e Bolzano sui temi dell’edilizia sostenibile e della produzione di energia da fonti rinnovabili. Le fonti di energia rinnovabile sono antiche quanto il mondo, il loro sfruttamento si è naturalmente evoluto fino a diventare una vera e propria scienza, grazie al grande impegno della ricerca scientifica in questo campo. Rappresentano una fonte di lavoro «buono» che in Germania occupa, con l’indotto, oltre cinquecentomila persone. I vantaggi di politiche energetiche avvedute e lungimiranti riguardano il risparmio individuale e quello collettivo, pubblico, il contenimento dell’inquinamento atmosferico, il mantenimento di un consumo ottimale, dimezzando la quantità di energia impegnata. L’applicazione da parte di una famiglia di tre persone di accorgimenti per migliorare l’efficienza energetica e contenere i consumo, consente di ridurre le emissioni climalteranti fino a 1,3 tonnellate di CO2 all’anno (le emissioni pro-capite in Italia raggiungono le 7,8 tonnellate di CO2). Per quanto riguarda una corretta gestione del riscaldamento, ogni grado in più determina un aumento dei consumi dal 4 all’8%. Molti comuni italiani, fra cui Modena, hanno individuato la figura dell’Energy Manager, a cui si affida l’incarico di studiare e gestire tutta la problematica relativa all’energia. Sono costi che a lungo andare non pesano perché si autofinanziano tramite il risparmio conseguito. Insomma i tempi sono davvero maturi per prendere con decisione nelle nostre mani, di cittadini e istituzioni, la vita e il futuro dei nostri figli e nipoti, affrontando questa nuova affascinante sfida. Servono conoscenze, ricerca, investimenti. Lucia Coppola
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LUCIA COPPOLA vedi anche: i 4 referendum del Campagna referendaria contro il nucleare e sull'acqua bene pubbico |
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